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Ricerca Infestante

In questa sezione sono raccolte le informazioni scientifiche degli infestanti.
In particolare ciascun infestante è presentato secondo la classificazione tassonomica, la descrizione morfologia, la biologia e il comportamento, gli ambienti frequentati e i danni che può causare in caso di diffusione. 

 

Elenco infestanti :::

Abitazioni, comunità, ospedali, ostelli, centri di accoglienza.

::: Acari

Acari

Sarcoptes scabiei var. hominis Acaro della scabbia

Ordine: Acaridida | Famiglia Sarcoptidae

Descrizione morfologica

Gli acari non appartengono alla Classe degli Insetti ma degli Arachnida.

Adulto

Si tratta di un acaro molto piccolo, di forma ovale, la femmina misura circa 0,4 mm di lunghezza e 0,3 mm di larghezza, i maschi sono circa la metà rispetto alle femmine. Sono ciechi.
Il corpo è appiattito ventralmente, dorsalmente è ricoperto di setole. Possiedono 4 paia di zampe, le 2 paia anteriori sono dotate di particolari strutture dette pulvilli. Si nutrono di liquidi cellulari.

Uovo

Le uova sono ovali e lunghe circa 0,12 mm.

Larva

La larva nata dall'uovo ha 3 paia di zampe e vive per 3-4 giorni, dopo di che passa allo stadio di ninfa.

Ninfa

Le ninfe presentano 4 paia di zampe come gli adulti. Come le larve anche le ninfe hanno un aspetto simile all'adulto ma sono più piccole.

Biologia e comportamento

Gli acari della scabbia penetrano al di sotto dello strato superiore della pelle. Si formano così delle bolle di colore grigio o rosato, di forma allungata.
Le femmine depongono 2-3 uova al giorno, che schiudono in 3-4 giorni.
Le larve appena nate scavano nella pelle piccoli cunicoli entro cui vivono e si alimentano.
Quando la femmina arriva all'età matura viene raggiunta dal maschio e fecondata una sola volta. A questo punto la femmina lascia il suo cunicolo e cerca un luogo adatto sulla pelle dove affossarsi e deporre le uova per il resto della sua vita (circa un paio di mesi). Durante questa attività la femmina scava nella pelle un cunicolo serpeggiante.
In genere la specie compie una generazione ogni 2 settimane.
La trasmissione dei parassiti avviene per contatto diretto, meno frequentemente tramite coperte o indumenti utilizzati da persone infestate.

Ambienti frequentati

Abitazioni, comunità, ospedali, ostelli, centri di accoglienza.

Materiali attaccati

Esseri umani, ma anche animali domestici, in questo caso però si tratta di altre varietà che possono passare sull'Uomo ma di solito non generano infestazioni persistenti.

Note

La diagnosi di scabbia deve essere effettuata da un dermatologo.
È necessario che tutti i soggetti colpiti si sottopongano a trattamenti idonei, trattamenti che vanno estesi anche ai familiari con cui sono venuti in contatto.
La biancheria e gli indumenti devono essere lavati a temperature superiori ai 60°C.

Immagine Principale
<i>Sarcoptes scabiei</i>  <i>var.</i>  <i>hominis</i>  Acaro della scabbia

Danni

L'acaro della scabbia provoca un'infestazione sull'Uomo, trasmissibile per contatto diretto, caratterizzata da prurito intenso e persistente, accompagnato da manifestazioni allergiche provocate dalle secrezioni ed escrezioni prodotte. Sulla pelle di individui colpiti si formano piccole vescicole. È molto comune, poi, l'insorgenza di infezioni batteriche secondarie dovute all'azione. Questi acari penetrano nella pelle dove questa è più sottile: in genere si insediano tra le dita e sui polsi, ma anche altre parti del corpo sono interessate come la parte centrale del dorso, le ascelle, le aree genitali, ...
In genere trascorrono 6 settimane dall'infestazione prima di accusare forte prurito.