Una sezione dedicata ad approfondimenti sugli infestanti più
diffusi negli ambienti pubblici e privati.
I contenuti sono realizzati in collaborazione con il DI.PRO.VE.S.
(Dipartimento di scienze delle Produzioni Vegetali e
Sostenibili) - Area Protezione Sostenibile delle Piante e
degli Alimenti dell'Università Cattolica del Sacro Cuore
di Piacenza.
La zanzara è l’animale che provoca il più elevato numero di morti tra gli umani. Ogni anno causa 830.000 morti nel Mondo (fonte ANSA, 2022), in Europa 92 di cui 51 in Italia (fonte QuotidianoSanità.it, 2023). Questi dati dimostrano quanto la lotta contro le zanzare sia una necessità da affrontare con la piena consapevolezza di quanto questi piccoli ditteri rappresentino un reale problema di interesse sanitario, a causa delle numerose patologie che potenzialmente possono trasmettere.
Una metodica nel controllo delle blatte è l’impiego di esche in gel. Oggigiorno tutti i professionisti della disinfestazione conoscono questa soluzione oramai standard, ma solo i più anziani del settore sanno che è un’applicazione recente.
Le attività degli insetti, nella bella stagione sono molteplici, e ciò ne facilita l’osservazione anche da parte di quelle persone che normalmente non dedicano a loro attenzione. Innumerevoli specie si avvicinano a chi si trova all’aria aperta, sia al mare sia in montagna, in campagna e anche in città. Nella maggioranza dei casi il tutto si risolve con un “bzzz” più o meno prolungato o più o meno veloce a seconda della specie di insetto che ci passa accanto; e alcune sono finanche silenziose per il nostro orecchio. In altre situazioni queste interazioni non sono proprio “effimere” e casuali. Quando si tratta di vespe, ad esempio, l’incontro può diventare molto ravvicinato perché ci troviamo in posti interessanti anche per loro o maneggiamo elementi che le attraggono.
Le vespe e i calabroni, così come le api, sono Imenotteri sociali che hanno una struttura particolare, detta pungiglione o aculeo, che serve come strumento di offesa e difesa. L’insetto infatti punge solo quando si sente minacciato.
Gli scorpioni appartengono al Phylum degli Artropodi e alla Classe degli Aracnidi e sono morfologicamente caratterizzati da un corpo appiattito, lungo 2-5 cm e di colore bruno-nerastro, visibilmente segmentato e ricoperto da tegumento sclerotizzato. Il capo, non separato dal corpo, è fuso con il torace a formare il cefalotorace o prosoma.
I topi e i ratti affiancano l’uomo nelle sue attività economiche e nei luoghi dove vive da tempi immemori. Come riportato nella prima parte del blog, questi roditori possono essere infestati da altri animali appartenenti a diversi gruppi: pulci, pidocchi, acari di dimensioni microscopiche e zecche trovano “ospitalità” sul loro corpo.
La lana sempre più spesso impiegata per coibentare, soprattutto in bioedilizia, può essere oggetto di infestazione da parte di Tineola bisselliella e di Dermestidi; la cellulosa è appetita per esempio dai Tisanuri, mentre il sughero può essere infestato dalla formica Cremastogaster scutellaris e Dermestes maculatus. Crematogaster scutellaris, inoltre, può nidificare anche nel legno in opera.
Gli esseri viventi hanno tanto maggiori capacità di sopravvivere in un ambiente che cambia quanto più sono in grado di adattarsi ai cambiamenti e sfruttarli a proprio vantaggio. Gli insetti sono dei veri maestri in quanto sono in grado di colonizzare e di adattarsi ad ogni ambiente, nutrendosi di una gamma vastissima di materiali. In questo contesto risulta chiaro come anche le costruzioni umane non siano immuni dai loro attacchi.
In Italia si tende a chiamare ape tutti quegli insetti che ronzano e che hanno la possibilità di pungere! Occorre quindi una precisazione: api, vespe e calabroni sono insetti molto diversi tra loro, facilmente riconoscibili e con un’importanza decisamente differente.
I moscerini appartenenti alla famiglia degli Psicodidi assomigliano così poco alle mosche, che molti sono convinti si tratti di farfalline. Anche in lingua inglese si parla di “mothfly”, mosca farfalla; a trarre in inganno è la presenza di numerosi peli soprattutto sulle ali.
Come scrive Maeterlinck nel suo libro “La vita delle formiche”, “vi sono tanti formicai quante sono le specie di formiche, e altrettanti costumi differenti. Non si domina mai l’argomento, e non si sa da dove iniziare”. Frase veritiera se si considera anche che sono insetti complessi da studiare perché allevabili con difficoltà.
La zanzara è l’animale che provoca il più elevato numero di morti tra gli umani. Ogni anno causa 830.000 morti nel Mondo (fonte ANSA, 2022), in Europa 92 di cui 51 in Italia (fonte QuotidianoSanità.it, 2023). Questi dati dimostrano quanto la lotta contro le zanzare sia una necessità da affrontare con la piena consapevolezza di quanto questi piccoli ditteri rappresentino un reale problema di interesse sanitario, a causa delle numerose patologie che potenzialmente possono trasmettere.
Una metodica nel controllo delle blatte è l’impiego di esche in gel. Oggigiorno tutti i professionisti della disinfestazione conoscono questa soluzione oramai standard, ma solo i più anziani del settore sanno che è un’applicazione recente.
Le attività degli insetti, nella bella stagione sono molteplici, e ciò ne facilita l’osservazione anche da parte di quelle persone che normalmente non dedicano a loro attenzione. Innumerevoli specie si avvicinano a chi si trova all’aria aperta, sia al mare sia in montagna, in campagna e anche in città. Nella maggioranza dei casi il tutto si risolve con un “bzzz” più o meno prolungato o più o meno veloce a seconda della specie di insetto che ci passa accanto; e alcune sono finanche silenziose per il nostro orecchio. In altre situazioni queste interazioni non sono proprio “effimere” e casuali. Quando si tratta di vespe, ad esempio, l’incontro può diventare molto ravvicinato perché ci troviamo in posti interessanti anche per loro o maneggiamo elementi che le attraggono.
Le vespe e i calabroni, così come le api, sono Imenotteri sociali che hanno una struttura particolare, detta pungiglione o aculeo, che serve come strumento di offesa e difesa. L’insetto infatti punge solo quando si sente minacciato.
Gli scorpioni appartengono al Phylum degli Artropodi e alla Classe degli Aracnidi e sono morfologicamente caratterizzati da un corpo appiattito, lungo 2-5 cm e di colore bruno-nerastro, visibilmente segmentato e ricoperto da tegumento sclerotizzato. Il capo, non separato dal corpo, è fuso con il torace a formare il cefalotorace o prosoma.
I topi e i ratti affiancano l’uomo nelle sue attività economiche e nei luoghi dove vive da tempi immemori. Come riportato nella prima parte del blog, questi roditori possono essere infestati da altri animali appartenenti a diversi gruppi: pulci, pidocchi, acari di dimensioni microscopiche e zecche trovano “ospitalità” sul loro corpo.
La lana sempre più spesso impiegata per coibentare, soprattutto in bioedilizia, può essere oggetto di infestazione da parte di Tineola bisselliella e di Dermestidi; la cellulosa è appetita per esempio dai Tisanuri, mentre il sughero può essere infestato dalla formica Cremastogaster scutellaris e Dermestes maculatus. Crematogaster scutellaris, inoltre, può nidificare anche nel legno in opera.
Gli esseri viventi hanno tanto maggiori capacità di sopravvivere in un ambiente che cambia quanto più sono in grado di adattarsi ai cambiamenti e sfruttarli a proprio vantaggio. Gli insetti sono dei veri maestri in quanto sono in grado di colonizzare e di adattarsi ad ogni ambiente, nutrendosi di una gamma vastissima di materiali. In questo contesto risulta chiaro come anche le costruzioni umane non siano immuni dai loro attacchi.
In Italia si tende a chiamare ape tutti quegli insetti che ronzano e che hanno la possibilità di pungere! Occorre quindi una precisazione: api, vespe e calabroni sono insetti molto diversi tra loro, facilmente riconoscibili e con un’importanza decisamente differente.
I moscerini appartenenti alla famiglia degli Psicodidi assomigliano così poco alle mosche, che molti sono convinti si tratti di farfalline. Anche in lingua inglese si parla di “mothfly”, mosca farfalla; a trarre in inganno è la presenza di numerosi peli soprattutto sulle ali.
Come scrive Maeterlinck nel suo libro “La vita delle formiche”, “vi sono tanti formicai quante sono le specie di formiche, e altrettanti costumi differenti. Non si domina mai l’argomento, e non si sa da dove iniziare”. Frase veritiera se si considera anche che sono insetti complessi da studiare perché allevabili con difficoltà.
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